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Porsche e quelle vittorie con il turbo

Il turbocompressore venne utilizzato per la prima volta su una vettura di serie della casa nel 1974 grazie all’esperienza fatta nelle corse

Innovazione e corse automobilistiche vanno di pari passo in Porsche. Lo sviluppo della tecnologia turbo ne è un esempio lampante. Nel 1974, esattamente 50 anni fa, fece il suo debutto mondiale la 911 Turbo, la prima vettura turbocompressa di serie Porsche. Con i suoi 260 CV, era brutalmente potente per l’epoca. Le radici del suo motore all’avanguardia affondavano nelle competizioni: la sovralimentazione fu utilizzata per la prima volta sulla Porsche 917/10.

Era l’estate del 1970. Porsche aveva appena vinto per la prima volta la 24 Ore di Le Mans con la 917 KH e cercava una nuova sfida: le vittorie nella serie CanAm nordamericana. Ma con il suo 12 cilindri da 4,5 litri e soli 580 CV, la 917 doveva affrontare la dura concorrenza delle vetture americane. Si progettò un 16 cilindri, ma prese piede anche l’idea di ottenere la spinta extra da un turbocompressore. Il problema erano i continui rallentamenti e accelerazioni sui tortuosi tracciati CanAm che richiedevano un turbo reattivo con il minor ritardo possibile. La soluzione innovativa fu quella di un sistema di controllo della sovralimentazione lato scarico per prevenire eccessi di pressione a regimi parziali o in rilascio, espellendo i gas di scarico in eccesso tramite una valvola di by-pass e una wastegate. Ciò limitava la sovralimentazione mantenendola costante e permetteva di usare un turbo più piccolo, con masse rotanti inferiori e maggiore reattività.

A fine luglio 1971, una 917/10 Spyder aperta con motore sovralimentato fece i primi giri a Weissach: invece di un grande turbo, Porsche ne montò uno piccolo per bancata. La reattività migliorò enormemente e la potenza raggiunse gli 850 CV. Il successo CanAm fu monumentale: nel 1972 il team Penske vinse 6 delle 9 gare oltre alla Coppa CanAm e il titolo piloti con George Follmer. Nel 1973 la 917/30 Spyder da 5,4 litri erogava un’impressionante potenza di 1.100 CV. Solo un cambio di regolamenti poté fermare la striscia di vittorie Porsche, ma non la marcia della tecnologia turbo, specie nelle corse.

Dopo la CanAm, Porsche continuò a usare i turbo sulle versioni racing della 911 e sui prototipi. Nel 1974 la prima vettura turbo a Le Mans fu una 911 Carrera RSR Turbo 2.1 da 500 CV e 2,1 litri con intercooler: l’aria raffreddata dopo il compressore è più densa e ricca di ossigeno. Nella 24 Ore colse un sensazionale 2° posto assoluto. Il trasferimento di tecnologia alla produzione fu rapido: dal 1977 l’intercooler approdò sulla 911 Turbo di serie, portandola a 300 CV. Il 2,1 litri turbo diede le prime due vittorie assolute a Le Mans nel 1976 con la 936/76 Spyder da 520 CV e 360 km/h, e nel 1977 con la stessa vettura resa biturbo e portata a 540 CV. Dopo problemi tecnici nel ’78 e ’79, nel 1981 la 936 da 620 CV salutò le corse con un ultimo trionfo. Nel 1979 intanto la Kremer Racing aveva colto la prima vittoria assoluta con una versione racing della 911 Turbo, la 935. Lo sviluppo culminò nel 1978 con la biturbo “Moby Dick” da 845 CV con testate multivalvole raffreddate ad acqua, utilizzata dal team ufficiale.

Le Porsche 956 e 962 C vinsero 7 volte Le Mans dal 1982 al 1994, scrivendo una storia di successi unica. Rivoluzionarono il design aerodinamico e introdussero innovazioni poi riflesse nelle auto di serie, come l’effetto suolo. Lo sviluppo delle centraline elettroniche come la Bosch Motronic portò enormi progressi di efficienza nel rispetto dei limiti di consumo del Gruppo C. Altra novità: il cambio PDK a doppia frizione, testato dal 1984, che permette rapide cambie di marcia senza interruzioni di coppia e oggi equipaggia la gran parte delle Porsche.

Il 6 cilindri biturbo 3 litri della 962 C equipaggiava anche la WSC Spyder aperta della TWR Joest Racing, vincitrice a Le Mans nel ’96 e ’97. In parallelo il team ufficiale schierò la 911 GT1, con il boxer montato anteriormente al retrotreno e un 3,2 litri biturbo da 600 CV, tecnologia poi trasferita sulla 911 del ’97, la prima con raffreddamento ad acqua. Nel ’98 la 911 GT1-98 centrò la doppietta a Le Mans.