Guida all’acquisto di una auto d’epoca

Comprare un’auto d’epoca è un sogno che può essere alla portata di tutti. Se non si possono raggiungere vetture che richiedono budget importanti ci sono sempre le youngtimer, ovvero le auto prodotte grosso modo tra il 1980 ed il 2000 che sono ormai pronte ad entrare nel mondo delle storiche. Modelli che possono rivelarsi un buon affare e che richiedono un investimento ridotto rispetto a grandi classici come, ad esempio, la Porsche 911 o la Jaguar E-Type.

Controlli prima dell’acquisto di una auto storica

Quali sono i parametri ed i controlli necessari prima di procedere all’acquisto di un’auto con qualche anno sulle spalle? Abbiamo individuato dieci importantissimi step da curare al meglio prima di procedere con l’acquisto del mezzo scelto.

Ricambi

Di certo ai primi posti c’è la disponibilità o meno dei ricambi. Parliamo di automobili che, anche se in buono stato, prima o poi possono necessitare di manutenzioni anche importanti. Scoprire che un determinato pezzo di ricambio è introvabile può essere un’amara sorpresa e non tutti possono permettersi di farselo realizzare appositamente. Quindi, prima di acquistare un’auto datata, meglio verificare quali sono i guasti più frequenti e se i pezzi di ricambio si trovano (ed a quale prezzo) sul mercato.

Colore

Indubbiamente l’impatto visivo è il primo dato su cui ci basiamo quando andiamo a vedere un’auto che potremmo acquistare. Sono preferibili, ovviamente, le macchine con la loro colorazione artigianale. Colori diversi o insoliti possono ridurne il valore. Che invece aumenta se ci troviamo davanti a edizioni limitate di questo o quel modello. A patto che sia stata preservata l’originalità.

Verniciatura

Le condizioni della carrozzeria è uno dei dati da cui partire nella nostra valutazione. Occorre verificare la sua brillantezza anche piazzandosi in angoli diversi. Attenzione a riflessi insoliti che potrebbero essere il segnale di un problema o di una riverniciatura fatta non a regola d’arte. Non è un dettaglio che può bocciare l’acquisto ma sicuramente è un dettaglio di cui tenere conto al momento di fare un’offerta.

Carrozzeria

La ruggine è il nemico temuto da qualsiasi appassionato d’auto d’epoca. Può insinuarsi dappertutto e quindi occorre controllare accuratamente la vettura in ogni sua parte. I punti più deboli possono essere i passaruota, il pianale – specialmente in corrispondenza delle portiere – e l’area in prossimità delle cerniere di portiere e portelloni. La pioggia ed i detriti, con il passare degli anni, potrebbero aver provocato la corrosione della parte inferiore dell’automobile. Altra zona da controllare bene quella attorno alle guarnizioni del parabrezza e del lunotto.

Riparazioni

È buona norma controllare i longheroni nel vano motore, l’interno del parafanghi, il vano posteriore ed anche le cerniere delle portiere: qualche dettaglio non perfettamente in regola può essere il segnale che la vettura ha subito degli incidenti. Un controllo del colore in queste zone un po’ nascoste ci potrebbe rivelare che siamo in presenza di una verniciatura successiva che potrebbe essere stata causata da una riparazione in seguito ad un incidente. Ci può essere d’aiuto una verifica della cartella colori originale dell’auto, tenendo presente la versione specifica ed il suo anno di costruzione. Diamo anche un’occhiata attenta alla scocca: un disallineamento può essere segno di una riparazione eseguita non in maniera ottimale. Ci può essere d’aiuto anche una calamita: se non aderisce su qualche punto della carrozzeria è possibile che lì sia stato adoperato lo stucco per riparare qualche danno.

Esterni

Quando osserviamo la nostra futura auto d’epoca, dobbiamo farlo nel suo complesso e non solo dando un’occhiata alla carrozzeria. La fanaleria, ad esempio, potrebbe essere opacizzata o, peggio, danneggiata. Gli specchietti retrovisori ed i paraurti potrebbero essere in cattivo stato così come i cristalli denunciare qualche crepa. Stiamo attenti perché sostituire questi dettagli può arrivare a costare decine di euro. Sempre che si trovi il pezzo di ricambio…

Vano motore

Arriva anche il momento di aprire il cofano. Diffidate da un vano motore troppo pulito perché potrebbe (non sempre, ovvio) essere il segnale che il propulsore ha trafilaggi o altri problemi che non si vogliono far vedere. Se vi sembra tutto ok, se non ci sono modifiche troppo vistose che intaccano l’originalità della vettura, fate girare il motore per qualche minuto. Ascoltate il borbottio dell’auto e state attenti a qualche cigolio o rumore strano: possono essere la sentinella di problemi più o meno gravi. Già che ci siete, andate nella parte posteriore della vettura ed osservate il terminale di scarico per assicurarvi che non sia stato corroso dal tempo e dagli agenti atmosferici.

Interni

Nell’abitacolo gli elementi maggiormente usurati sono i sedili, specialmente quello di guida, la leva del cambio e il volante. Bisogna poi verificare che tutti i comandi siano funzionanti e che le marce si innestino regolarmente. A quel punto diamo un’occhiata alle fodere dei sedili ed alle tappezzerie che devono essere il più possibile integre e compatibili con l’epoca di costruzione della vettura. Spesso ci dimentichiamo di dare un’occhiata al cielo dell’abitacolo, anche quella parte lì è da verificare. Controlliamo, poi, il perfetto funzionamento del quadro strumenti, del devioluci e del comando delle frecce senza dimenticare gli alzacristalli elettrici, l’impianto stereo e, se presente, l’impianto di condizionamento.

Prova su strada

Chiediamo di effettuare qualche chilometro a bordo della vettura. Ci permette di verificare che i comandi rispondano e di valutare le condizioni dello sterzo, della pedaliera e del cambio. Se l’automobile accusa troppo le asperità del fondo stradale, potrebbe voler dire che le sospensioni sono danneggiate o usurate.

Documentazione

Un dettaglio importante è se la vettura ha ancora i suoi documenti originali e la targa originale. Bisogna poi controllare i precedenti proprietari: meno sono, maggiore sarà il valore del veicolo. Teniamo d’occhio anche il cosiddetto “matching numbers”, vale a dire la corrispondenza tra telaio e motore: può succedere che negli anni il motore originale sia stato sostituito.