,

Ford Transit: icona della mobilità commerciale

Ford Transit

L’uscita del primo Ford Transit dalla catena di montaggio di Langley, nel Berkshire, il 9 agosto 1965, rappresentò un momento cruciale nella storia dell’automobilismo e dei trasporti. Le cronache dell’epoca descrivevano un evento che avrebbe cambiato il volto del trasporto commerciale.

Il Ford Transit, l’iconico veicolo commerciale della Ford, ha segnato un’epoca con la sua uscita dalla catena di montaggio di Langley, nel Berkshire (lo stesso stabilimento in cui si producevano i caccia Hawker Hurricane, usati nella seconda guerra mondiale), il 9 agosto 1953. Questo evento rappresentò non solo una svolta per la casa automobilistica americana, ma anche un momento storico per l’industria dei trasporti leggeri in Europa. Vediamo come le cronache dell’epoca hanno raccontato questo avvenimento e il contesto in cui è avvenuto.

Venne in seguito prodotto per sette decenni a Southampton, in Inghilterra, fino al 2013, anno in cui lo stabilimento di Southampton venne chiuso a causa della forte domanda di produzione del modello, che superò la capacità dell’impianto. Il Transit viene inoltre prodotto a Genk, in Belgio, e anche in Cina. Attraverso sette serie nel 1976 la produzione aveva superato il milione, diventati 2 nel 1985, 3 nel 1994, 4 nel 2000, 5 nel 2005, 6 nel 2010, 7 nel 2013 e supererà quota 9 milioni entro la fine del 2015: i Transit venduti in 50 anni, in media 1 ogni 180 secondi, parcheggiati in fila, coprirebbero la distanza dell’intera circonferenza terrestre

È uno dei veicoli commerciali prodotti dalla Ford più famosi e la casa ha creato nel tempo una vera e propria famiglia di furgoni denominati Transit, oggi composta dal Transit propriamente detto (ovvero il veicolo più grande della gamma), il Transit Custom (più piccolo rispetto al tradizionale Transit ma di dimensioni medio-grandi), Il Transit Connect (lanciato nel 2002 che rappresenta la versione compatta su base Ford Focus) e il più piccolo e recente Transit Courier (basato sul pianale della Ford Fiesta). Le omologhe versioni destinate al trasporto passeggeri vengono ribattezzate Ford Tourneo dal 1994.

Cronache dell’epoca

Negli anni ’60, l’economia britannica stava attraversando un periodo di espansione e trasformazione. La domanda di veicoli commerciali leggeri stava crescendo rapidamente, spinta dalla necessità di trasportare merci in modo efficiente nelle città e nelle campagne. La società stava diventando sempre più mobile e il commercio locale e internazionale richiedeva soluzioni di trasporto flessibili e affidabili.

Le cronache dell’epoca sottolineavano come l’introduzione del Ford Transit fosse una risposta diretta a queste esigenze. Gli articoli dei giornali parlavano di un veicolo progettato per rivoluzionare il trasporto leggero, con un occhio particolare alla praticità e all’affidabilità.

Il 9 agosto 1965, la catena di montaggio della Ford a Langley, nel Berkshire, fu teatro di una cerimonia solenne per celebrare la produzione del primo Ford Transit. Alla presenza di dirigenti della Ford, autorità locali e rappresentanti dei media, il primo Transit uscì dalla linea di produzione, segnando l’inizio di una nuova era per i veicoli commerciali.

I giornali del tempo descrivevano l’evento come un importante passo avanti per l’industria automobilistica britannica. Gli articoli enfatizzavano l’orgoglio della Ford per aver creato un veicolo che prometteva di diventare un punto di riferimento nel settore dei trasporti commerciali. Le immagini della cerimonia mostravano dirigenti sorridenti accanto al primo Transit, simbolo di una nuova speranza per l’industria e per l’economia.

Caratteristiche rivoluzionarie

Il Ford Transit si distingueva per il suo design innovativo, caratterizzato da una cabina spaziosa e da una zona di carico versatile. Questo layout permetteva una facile accessibilità e una maggiore capacità di carico rispetto ai concorrenti dell’epoca. La flessibilità del Transit lo rendeva adatto a una vasta gamma di utilizzi, dal trasporto di merci al servizio di taxi o minibus.

La stampa dell’epoca elogiava il design pratico e funzionale del Transit, evidenziando come fosse stato progettato per soddisfare le esigenze dei piccoli imprenditori e delle aziende di trasporto. Gli articoli sottolineavano la versatilità del veicolo, capace di adattarsi a diversi contesti lavorativi e di offrire un’efficienza senza precedenti.

Il Transit introdusse diverse innovazioni tecnologiche per l’epoca, tra cui un telaio robusto e un motore potente ma efficiente. Era disponibile con diverse opzioni di motorizzazione, che permettevano di scegliere la configurazione più adatta alle specifiche esigenze di trasporto.

Le cronache dell’epoca descrivevano il Transit come un veicolo all’avanguardia, capace di combinare potenza e affidabilità. Gli articoli sottolineavano l’importanza della sua progettazione robusta, che garantiva una lunga durata e una manutenzione ridotta, rendendolo una scelta ideale per le imprese.

Contrariamente alla serie di Transit prodotta in Inghilterra, il primo veicolo Ford a portare il nome “Transit” fu un furgone costruito nello stabilimento Ford di Colonia, in Germania. Questo veicolo è stato introdotto nel 1953 con il nome di FK 1000 (Ford Köln, in grado di trasportare 1000 kg). Solo nel 1961 il veicolo assunse la denominazione Ford Taunus Transit e fu ritirato dal mercato nel 1965.

Il primo veicolo ad essere denominato “Transit” non fu distribuito in tutto il mondo, ma era disponibile solo in alcuni mercati, inclusa l’Italia. Di conseguenza, il termine “Mark 1” è spesso utilizzato per identificare il modello fabbricato in Inghilterra a partire dal 1965. Tuttavia, nel corso degli anni, le varie versioni hanno ricevuto denominazioni diverse, creando una serie di numeri modello discordanti. Alcune fonti consideravano un restyling come una nuova versione, mentre altre no. Per risolvere questa confusione, la successione cronologica dei modelli Transit è stata chiarita con il lancio del modello del 1994. Questo sistema di denominazione si basa sugli anni di produzione e aiuta a distinguere chiaramente le diverse generazioni di Transit.

Nell’ottobre del 1965, è stata lanciata la seconda serie del Transit, che ha preso il posto del Ford Thames 400E. Questo nuovo modello è stato progettato per competere con veicoli simili ma di dimensioni più grandi, in un segmento di mercato dominato all’epoca dai veicoli Bedford CA. Così Ford tornò al tavolo da disegno e progettò una configurazione a motore anteriore, seguendo le linee pionieristiche percorse durante gli anni ’50 da Bedford con i loro apprezzati furgoni della serie CA.

Henry Ford II ebbe l’illuminante idea di unire le competenze tecniche di Ford/Gran Bretagna e Ford/Germania, dando vita a un’unione che sarebbe diventata la Ford Europa di oggi. Precedentemente, queste due filiali erano in competizione diretta tra loro. Il Transit segnò una rottura radicale rispetto ai veicoli commerciali europei del tempo, grazie alla sua carreggiata relativamente ampia e al design ispirato all’America, conferendogli un notevole vantaggio in termini di capacità di carico rispetto ai suoi contemporanei. Questo modello rivoluzionò il settore del trasporto leggero delle merci. La maggior parte delle componenti meccaniche del Transit erano adattate dalle automobili Ford di quel periodo.

Un elemento chiave del successo del Transit risiedeva nella vasta gamma di versioni e allestimenti disponibili, che includevano furgoni pannellati a passo lungo o corto, cabinati con cassone, minibus e cassonati con cabina doppia, solo per citarne alcuni. Nel Regno Unito, le motorizzazioni disponibili comprendevano il motore a benzina Essex V4 da 1700 cm³ e 2000 cm³, oltre a un diesel da 41 CV. Quest’ultimo motore, sebbene poco popolare a causa della sua modesta potenza, fu sostituito nel 1974 da una versione più potente nota come motore York. Questo nuovo motore presentava dimensioni maggiori rispetto al vano motore, che fu opportunamente allargato. Tale soluzione consentì anche l’installazione di due motori a 6 cilindri disposti in linea o a “V”, che venivano venduti in Gran Bretagna per le forze di polizia, le ambulanze e in Australia. In Germania e nel resto d’Europa, invece, il Transit fu venduto con le stesse motorizzazioni a benzina da 1.7 e 2.0 utilizzate sulla Taunus.

Nel marzo del 1978, fu presentata una versione ristilizzata del Transit, conosciuta in alcuni mercati come Mark II. Questo restyling interessò il frontale, gli interni e la meccanica: in particolare, venne introdotto il motore Pinto, già utilizzato sulla Ford Cortina. Tuttavia, nei primi due anni, questo motore fu affiancato da un motore Kent “Xflo” da 1600 cm³ a causa di problemi di affidabilità dell’albero a camme. Questa nuova motorizzazione sostituì il vecchio Essex V4. Curiosamente, da quest’ultimo derivò anche un motore 3.0 V6 montato sulle versioni ad alte prestazioni utilizzate dalla Polizia e dalle ambulanze.

Nel 1984 il Transit fu oggetto di un secondo restyling che riguardava il frontale, con calandra gommata nera con fari integrati, e la meccanica: fu infatti introdotta una nuova versione del motore diesel York ad iniezione diretta con una cilindrata di 2498 cm³.ed una potenza di 68 cv, contro i 63 cv del precedente 2400.

Quella che si rivelò essere la quarta serie del Transit fece la sua comparsa nel gennaio del 1986, e le differenze estetiche rispetto ai modelli precedenti erano evidenti. La carrozzeria era completamente rinnovata, con il parabrezza e il cofano che ora presentavano la stessa angolazione, conferendo al veicolo un aspetto più moderno e aerodinamico. Inoltre, la configurazione delle sospensioni anteriori subì un cambiamento significativo, passando da una configurazione a balestra a una a ruote indipendenti su tutte le versioni, ad eccezione di quelle con telaio cabinato e quelle con passo lungo.

Nonostante le modifiche estetiche, la gamma di motori rimase invariata rispetto ai modelli dell’ultima generazione (1978-1985). Tuttavia, nel 1989, il motore 3.0 V6 fu sostituito con il Cologne 2.9 EFI V6, garantendo prestazioni migliorate e una maggiore efficienza. Successivamente, nel 1992, si assistette a un sottile restyling che vide l’introduzione di sospensioni anteriori completamente indipendenti su tutta la gamma. Inoltre, una pianta ridisegnata consentì l’utilizzo di ruote posteriori singole sulla versione a passo lungo, aumentando ulteriormente la capacità di carico del veicolo. Questi modelli erano facilmente riconoscibili per i fari anteriori leggermente più arrotondati, che conferivano loro un aspetto distintivo.

Un restyling maggiore nel 1994 diede al Transit una nuova parte frontale ed un nuovo cruscotto, insieme al motore I4 2.0 L DOHC 8 valvole già utilizzato sulla Scorpio. È simile al precedente motore DOHC della Ford Sierra, ma senza lo spinterogeno, e usa un’unità di controllo motore aggiornata (alcuni dei motori 16 valvole prodotti dalla Ford, come quelli montati sulle auto Ford Scorpio, Ford Escort RS2000 e Ford Galaxy furono basati su questo motore). Allo stesso tempo condizionatore d’aria, alzacristallo elettrico, chiusura centralizzata ed airbag furono resi disponibili come optional. La versione turbodiesel fu disponibile nelle versioni da 63 kW, 74 kW e 85 kW con una pompa di iniezione elettronica.

Il successivo Transit introdotto nel luglio del 2000 fu il sesto ad avere un design completamente nuovo, realizzato prendendo spunto dal nuovo corso del design della casa, il cosiddetto New Edge comune anche alla Focus e alla Ka. Sviluppato dalla Ford negli Stati Uniti, l’innovazione principale è che è disponibile sia nella versione a trazione anteriore (modello V185) che a trazione posteriore (modello V184). È dotato del motore turbodiesel Duratorq montato anche sulla Ford Mondeo del 2000 e sulla Jaguar X-Type. Raggiunge una velocità massima di 150 km/h con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 21 secondi. Questa versione fu nominata “International Van of the Year” nel 2001.

Il cambio automatico Durashift (opzionale sulla versione a trazione posteriore e di serie sui motori Duratorq TDdi 2.4 L 93 kW) è dotato di controlli montati sul cruscotto, con la possibilità di varie impostazioni predefinite: una modalità manuale adattata, una modalità traino, una modalità economia e una modalità inverno.

Due anni dopo, la Ford introdusse il Ford Transit Connect, un furgone multispazio, più piccolo, che andava a sostituire i veicoli commerciali Ford di taglia piccola più vecchi basati su Ford Escort e Ford Fiesta, come il Ford Courier (derivato direttamente dalla Fiesta, a cui era identico nella parte anteriore). Il Transit Connect si pone in concorrenza con altri veicoli multispazio come Fiat Doblò, Opel Combo e Citroën Berlingo. Condivide comunque molto poco con il Transit tradizionale in termini di ingegneria e meccanica, sebbene sia prodotto insieme ad esso in un nuovo stabilimento in Turchia.

Nel 2002 fu introdotto il primo motore diesel common rail nel Transit, con il lancio del HPCR (High Pressure Common Rail) da 2.0 L 92 kW sulla versione a trazione anteriore. Nel 2004 fu seguito dal motore HPCR nella variante 2.4 L 99 kW che introdusse anche il cambio MT-82 a 6 marce, montato sui modelli a trazione posteriore. Dopo che l’esemplare 4.000.000 era stato prodotto nel 2000, il 18 luglio 2005 uscì dalle catene di montaggio di Southampton l’esemplare n. 5.000.000, che venne donato ad una associazione di volontariato inglese.

Nell’agosto del 2006 un nuovo restyling dà vita alla settima serie del Transit, che ha modifiche sia all’anteriore che al posteriore con nuovi disegni dei gruppi luce, che assumono una forma a triangolo allungato in verticale, e della calandra. In contemporanea sono stati modificati anche alcuni propulsori; in particolare la motorizzazione diesel da 2 litri ha lasciato il posto ad una nuova da 2.2 litri e su tutti i propulsori dello stesso tipo è stata implementata la tecnologia TDCI (common rail ad alta pressione). Di conseguenza la gamma motori è composta da un 2,2 l Diesel (63−103 kW), un 2,4 l Diesel (74−103 kW), un 3,2 l Diesel (147 kW) e un 2,3 l a benzina (107 kW).

Nel 2007 il Transit è stato insignito del titolo di International Van of the Year. Anche in quest’ultima versione il Transit è disponibile in varie versioni, sia destinate al trasporto di merci che a quello di passeggeri; altrettanto varie sono le disponibilità di diverse lunghezze, altezze e lunghezze di passo.

Alla fine del 2014 è stata lanciata l’ottava serie del Ford Transit; questa generazione del Transit è stata presentata ufficialmente nel gennaio 2013 al Auto Show di Detroit. Il Transit di nuova generazione è un unico veicolo sviluppato a livello globale, che è stato progettato da Ford Europa e co-sviluppato con Ford Nord America.

Le novità del Ford Transit rispetto al predecessore sono la trazione anteriore, posteriore o integrale, al fine di coprire le classi di peso e le esigenze di utilizzo diverse. Le versioni più piccoli e leggere con trazione solo anteriore e un carico utile fino a una tonnellata sono dal settembre 2012 chiamati Ford Transit Custom o Tourneo con un peso a vuoto che varia dai 2043 ai 3085 kg.

I modelli delle classi di peso superiori sono costituiti dal nuovo Transit. Quest’ultimo utilizza un motore 2.0 litri common rail diesel che adotta la tecnologia di riduzione delle emissioni tramite additivo AdBlue (il motore prende il nome di “EcoBlue”) e preserva il cruscotto del più piccolo Transit Custom, ma si differenzia per il resto totalmente da esso con la carrozzeria, gli interni e la meccanica completamente differenti.

Il sistema Start&Stop è ora di serie, così come il sistema di assistenza in caso di abbandono di corsia e gli airbag laterali e per la testa. Il Transit è disponibile in tre lunghezze e due altezze e con trazione anteriore, posteriore o integrale al peso totale a terra che va dalle 2 alle 5 tonnellate. Le vendite in Europa sono iniziate verso la fine del 2014 ed è costruito per il mercato europeo a Gölcük, in Turchia, dopo la chiusura dello stabilimento di Southampton in Inghilterra, avvenuta il 26 luglio 2013.

Filosofia del Ford Transit

Il Ford Transit fu accolto con entusiasmo dal mercato. La domanda per questo nuovo veicolo commerciale crebbe rapidamente, e le prime recensioni furono estremamente positive. La stampa specializzata dell’epoca parlava del Transit come di un “game changer”, un veicolo capace di ridefinire gli standard del settore dei trasporti leggeri.

Gli articoli sottolineavano come il successo del Transit fosse dovuto non solo alla sua innovazione tecnologica, ma anche alla sua capacità di rispondere efficacemente alle esigenze dei clienti. La combinazione di design, funzionalità e affidabilità ne fece una scelta popolare tra le piccole e medie imprese, che lo adottarono rapidamente come veicolo di riferimento per le loro attività.

Il Ford Transit non fu solo un successo commerciale; divenne anche un simbolo di progresso sociale. Per molte piccole imprese e artigiani, il Transit rappresentava la possibilità di espandere la propria attività e di migliorare la propria efficienza operativa. Le cronache dell’epoca raccontano storie di imprenditori che grazie al Transit riuscirono a crescere e a prosperare, contribuendo al dinamismo economico delle comunità locali.

La stampa descriveva il Transit come un “veicolo del popolo”, capace di trasformare la vita quotidiana delle persone. La sua versatilità e accessibilità lo resero un simbolo di mobilità e progresso, in un’epoca in cui l’automobilismo stava diventando sempre più centrale nella vita di tutti i giorni.

La produzione del Ford Transit

Dal 1965, il Ford Transit ha subito numerose evoluzioni e aggiornamenti, mantenendo sempre il suo ruolo di leader nel mercato dei veicoli commerciali. Le cronache degli anni successivi raccontano come la Ford abbia continuato a innovare, introducendo nuove tecnologie e migliorando costantemente il design e le prestazioni del Transit.

Gli articoli parlano di un veicolo che ha saputo adattarsi ai cambiamenti del mercato e alle esigenze dei clienti, diventando un’icona del settore dei trasporti. La stampa ha spesso evidenziato come il Transit abbia mantenuto la sua reputazione di affidabilità e versatilità, continuando a essere una scelta popolare tra le imprese di tutto il mondo.

Il Ford Transit ha avuto un impatto duraturo sull’industria automobilistica e sulla società in generale. Le cronache moderne raccontano di come il Transit sia diventato un punto di riferimento per la mobilità commerciale, influenzando la progettazione e lo sviluppo di altri veicoli nel settore.

La sua legacy è evidente anche nel modo in cui ha contribuito a trasformare il panorama del trasporto leggero, offrendo soluzioni innovative e accessibili a milioni di persone. Il Transit continua a essere un simbolo di efficienza, affidabilità e progresso, un veicolo che ha saputo conquistare il cuore e la mente di generazioni di clienti.

L’uscita del primo Ford Transit dalla catena di montaggio di Langley, nel Berkshire, il 9 agosto 1965, rappresentò un momento cruciale nella storia dell’automobilismo e dei trasporti. Le cronache dell’epoca descrivevano un evento che avrebbe cambiato il volto del trasporto commerciale, offrendo un veicolo che combinava innovazione tecnologica, versatilità e affidabilità. Ancora oggi, il Ford Transit rimane un’icona del settore, un simbolo di progresso e mobilità che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia dell’industria automobilistica.